Nel mercato Forex, la valuta è considerata un asset, ovvero un bene che ha un proprio valore. Il tasso d’interesse rappresenta il rendimento annuo di questo asset. Quando i tassi d’interesse salgono, anche il valore della moneta tende ad aumentare, rendendo questo fenomeno facilmente comprensibile.
Un esempio pratico: la casa e l’affitto
Pensiamo a una casa acquistata come investimento per generare affitti. Ci sono due variabili principali che influenzano l’investimento:
- L’aumento o la diminuzione del valore della proprietà
- L’aumento o la diminuzione dell’affitto
Se gli affitti aumentano, il valore delle case tipicamente segue la stessa direzione. Lo stesso principio si applica alle valute: un aumento del tasso d’interesse di una valuta si traduce in un aumento della sua domanda e, conseguentemente, del suo valore.
Come funziona nel Forex?
Quando un investitore compra una valuta e la deposita in una banca, riceve un interesse annuale, influenzato dai tassi d’interesse. In questo scenario ci sono due possibilità:
- L’aumento o la diminuzione del valore della valuta.
- L’aumento o la diminuzione del tasso d’interesse.
Se i tassi d’interesse aumentano, la domanda per quella valuta cresce, facendo salire il suo valore. Al contrario, quando i tassi scendono, la moneta rende di meno, riducendo la domanda e il suo valore.
Il concetto di Carry Trade
Nel trading Forex, un investitore acquista una valuta e ne vende un’altra. Se il trade rimane aperto, ogni giorno l’investitore guadagna il tasso d’interesse della valuta acquistata e paga il tasso della valuta venduta. La differenza tra questi tassi è chiamata differenziale di tasso. Se positiva, questa differenza può aumentare i profitti nel tempo, in quella che è conosciuta come “carry trade”, una strategia molto utilizzata a livello istituzionale.
Tuttavia, se il tasso d’interesse pagato è superiore a quello ricevuto, il differenziale erode i profitti giornalieri del trade.